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Carrara: la Forza è nella Ruota!


La comunità carrarese ha da sempre mostrato una sorta di culto per la ruota che appare come motivo architettonico nella facciata del Duomo e, quasi come firma d’autore, alla base di una delle piccole finestre gotiche intorno all’edificio. Troviamo una grande ruota nella pavimentazione della piazza Alberica e la percepiamo come motivo ispiratore della fontana di Piazza Gramsci. La ruota è lo stemma del Comune; al suo interno, un motto eloquente: “Fortitudo mea in rota” (la mia forza è nella ruota).stemma-carrara

La spiegazione di questa scelta va ricercata nell’economia del territorio basata sull’estrazione e sullo spostamento dei blocchi di marmo dalle cave al piano, per la lavorazione, e poi al mare, per la spedizione.

Il trasporto dei blocchi più pesanti avveniva su grandi carri trascinati da file di 15-20 paia di buoi – un’impresa ardua e rischiosa. Per sopportare il peso e le asperità del terreno, si usavano ruote molto robuste – spesso cerchiate di ferro. Ruote che ancora oggi sono il simbolo della forza e della tenacia che hanno reso Carrara la capitale mondiale del marmo.

Prato – Un piccolo Gioiello della Toscana


Prato si trova tra Pistoia e Firenze. La città di 180.000 abitanti, è conosciuta per la lavorazione tessile laniera che sicuramente ha avuto, fin dal Medioevo, un ruolo importante per lo sviluppo economico e sociale dell’intero distretto e che ora, con le sue moderne fabbriche, è stata trasferita dalla città nelle zone industriali. Ma dietro questo aspetto Prato offre al turista attrattive storico-artistiche di grande rilievo con un itinerario culturale che dal Medioevo arriva all’arte contemporanea.
Infatti, se ci si accosta con più attenzione a questo antichissimo centro nella Valle del Bisenzio, si scoprirà che raccoglie un vasto numero di tesori artistici e culturali che vale davvero la pena visitare.

Impossibile non farvi tappa, anche solo per poter vedere il Duomo di Prato, un gioiello nel cuore della città, dove fermarsi ad ammirare il delicatissimo volto della Salomè danzante nel ciclo pittorico di affreschi di Filippo Lippi, una delle più alte espressioni del Rinascimento italiano recentemente restaurato e tornato al suo antico splendore, e insieme gli affreschi di Paolo Uccello e Agnolo Gaddi, con un pulpito esterno decorato nientemeno che da Donatello.salomc3a8-filippo-lippi-duomo-prato
Accanto a quest’anima fatta di antichi capolavori, Prato rivela al contempo il suo spirito all’avanguardia con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, che dedica ogni anno mostre temporanee ad artisti di levatura internazionale come Mario Merz, Jan Fabre e Mimmo Paladino.

In questo opuscolo vengono presentate le principali attrazioni della città, utili per organizzare in anticipo una visita a questo gioiellino della toscana.

Scarica l’opuscolo in italiano Prato: Storia, Arte e Territorio

Pistoia e l’importanza di Piazza del Duomo


Pistoia si estende in una pianura circondata dalle cime delle  montagne pistoiesi e dalle dolci colline della Valdinievole e del Montalbano. Fondata nel II secolo a.C. per appoggiare le truppe romane in lotta contro i Liguri, Pistoia è stata elevata a provincia nel 1927 da Benito Mussolini e oggi conta oltre 89 mila abitanti.

Battistero San Giovanni

La città è particolarmente ricca di pregevoli monumenti romanici e rinascimentali e può vantare una delle più suggestive piazze d’Italia, piazza Duomo che oltre a essere il centro geometrico della città, né rappresenta il fulcro sia civile che ecclesiastico. Su questo grande spazio infatti si affacciano i più importanti edifici storici della zona: la cattedrale di San Zeno che custodisce al suo interno l’altare argenteo di San Jacopo; la torre del campanile, costruito su di un’antica torre di origine longobarda, in stile romanico che raggiunge un’altezza di 67 metri, il battistero di San Giovanni in Corte trecentesco, in stile gotico; il Palazzo dei Vescovi i cui sotterranei sono arricchiti da un importante percorso archeologico con scavi in sito di una stele etrusca di tipAltare Argenteo San Jacopoo fiesolano, una fornace romana e di tratti di mura della città antica; il Palazzo Pretorio del tribunale anch’esso in stile gotico, famoso per il suo cortile interno con gli stemmi dei magistrati; il Palazzo del Comune con una bella facciata ornata di bifore e trifore; l’ex chiesa di Santa Maria Cavaliera e infine l’altomedioevale torre di Catilina alta 30 metri, ma non c’è solo piazza Duomo.

La città nasconde nei vicoli del suo centro storiche altre rare bellezze artistiche a cominciare dalla chiesa di Sant’Andrea che risale all’VIII secolo e custodisce al suo interno il celebre “pulpito di Sant’Andrea” di Giovanni Pisano. C’è poi la basilica della Madonna dell’Umiltà la cui importanza architettonica è dovuta alla cupola cinquecentesca realizzata da Giorgio Vasari e alta 59 metri, e ancora la Chiesa di San Giovanni Evangelista, detta Fuorcivitas, e la chiesa di San Bartolomeo in Pantano chiamata così per il luogo paludoso in cuiPulpito Sant'Andrea sorse. Si tratta di una delle ta   nte chiese dedicate agli apostoli che dopo la conversione al cattolicesimo i Longobardi decisero di costruire intorno alla città. L’evento principale della città è la Giostra dell’Orso che ha luogo il 25 luglio e consiste in un palio equestre in    cui si sfidano i rioni cittadini. C’è poi il Pistoia Blues, la più importante rassegna internazionale di musica blues d’Europa che si svolge nel mese di luglio.