Lucca Summer Festival 2014


Torna il Lucca Summer Festival! L’edizione 2014 si svolgerà nel mese di luglio e vedrà la partecipazione di artisti internazionali di grandissima importanza; per alcuni la presenza a Lucca rappresenterà l’unica data italiana…non potete perderli!lucca-summer-festival

Lucca Summer Festival Programma 2014

  • Mercoledì 2 Luglio: EAGLES   (Unica data italiana)
  • Lunedì 7 Luglio: AN EVENING OF GUITARS    featuring Jeff Beck, Tedeschi Trucks Band, Robben Ford
  • Giovedì 10 Luglio: THE PRODIGY
  • Venerdì 11 Luglio: EMMA
  • Giovedì 17 Luglio: ELISA
  • Venerdì 18 Luglio: PANARIELLO
  • Domenica 20 Luglio: STEVIE WONDER   (Unica data italiana)
  • Mercoledì 23 Luglio: BACKSTREET BOYS
  • Sabato 26 Luglio: THE NATIONAL

Maggiori informazioni su: www.summer-festival.com

Il Parco Regionale di Migliarino a San Rossore: Itinerari in Carrozza


Tra le molte aree verdi della provincia di Pisa una delle più rilevanti è il Parco Regionale di Migliarino San Rossore, comprendente anche l’area del lago di Massaciuccoli che fa parte della provincia di Lucca. Nell’area pisana, oltre ai boschi di Migliarino e San Rossore, è interessante il bosco di Tombolo. La serie ininterrotta di pinete che si susseguono lungo il litorale è il frutto dell’opera umana che è intervenuta nel XVIII secolo, a protezione delle specie vegetali autoctone. Qui il genere Pinus si distingue in Pinus pinea (pino da pinoli) e Pinus pinaster (pinastro o pino marittimo). Ma le peculiarità floro-faunistiche di questa zona vanno individuate nei reperti fossili e nelle specie che popolano questi territori.SANROSSORE134

Dal litorale all’entroterra si susseguono diversi tipi di vegetazione: dalle piante tipiche dei terreni sabbiosi alle pinete e al bosco di caducifoglie. Quest’ultimo è costituito da querce, frassini, ontani, pioppi, carpini, con un sottobosco di ligustro e susino selvatico. Di particolare interesse è “il bosco del Palazzetto a San Rossore”, dove si incontrano querce plurisecolari e specie tipiche del clima atlantico. Dove il pino è più rigoglioso si ha anche un ricco sottobosco di lecci (Quercus ilex). La parte meridionale del parco è dominata dalla macchia mediterranea; nel bosco di Tombolo si trova il lentisco (Pistacia lentiscus) e quasi ovunque si nota un alternarsi di lecci e caducifoglie. La fauna si divide in due gruppi ben distinti, uno legato agli ambienti umidi e fluvio-lacustri, l’altro alla zona boschiva. Più che la fauna acquatica, caratterizzata da specie tipiche delle acque ferme o a lento corso (anfibi, rettili, invertebrati acquatici), di notevole interesse è la fauna dell’entroterra, tra cui si può trovare il daino, il cinghiale, lo scoiattolo, il ghiro, la volpe e l’istrice.17223_141_PRMSR

A est del parco, di particolare rilievo è l’area dei Monti Pisani, che si estende da Calci a Capannori, in provincia di Lucca. Dagli oliveti della fascia collinare si passa alle pinete, ai castagneti e ai boschi cedui delle zone più elevate: anche qui si ritrova il pino marittimo, il sottobosco di lecci, il castagno. Per quanto riguarda la fauna caratteristica, il cinghiale, l’istrice, il merlo e il tordo sono le specie più ricorrenti.

Itinerari in carrozza nel parco di San Rossore
Per scoprire più comodamente San Rossore c’è la visita in carrozza trainata da cavalli di razza Agricola Italiana da Tiro Pesante Rapido (TPR) allevati in Tenuta.
Itinerari diversificati permettono di passare dalle zone interne alle zone paludose fino a giungere in prossimità del litorale; gli operatori (guide ambientali equestri) illustrano le peculiarità naturalistiche.
Sono attuabili 3 tipologie diverse di percorso:
– L’itinerario breve della durata di circa 1 ora e ½ che si inoltra nei boschi e nelle pinete. Prezzo: Adulti € 9,50 – Bambini € 8,00
– L’itinerario medio della durata di circa 2 ore e ½ e si inoltra nelle zone agricole costeggiando le rive di Fiume Morto. Prezzo: Adulti € 11,50 – Bambini € 10,00
– L’itinerario lungo della durata di circa 3 ore e raggiunge la costa e i suoi arenili attraversando tutta la fascia boschiva. Prezzo: Adulti € 14 – Bambini € 12,00

Si effettuano visite tutti i giorni con partenza dal Casale La Sterpaia alle ore 10.00 e 14.30
Per prenotazioni: CENTRO VISITE “CASALE della STERPAIA”
Tenuta di San Rossore Loc. Sterpaia 56122 Pisa
tel 050 523019
Guide: Antonio Di Sacco Tel: +39 335 7113793
Federico Di Sacco Tel: +30 330 206235
e-mail: turismo@sanrossore.it

Maggiori Informazioni su: www.sanrossoreincarrozza.it

Il Trofeo del Fiume – The River Trophy: 22 Giugno 2014


Nel 1990 per scommessa e per scherzo nacque una sfida tra chi se la sentiva di cimentarsi in una discesa del fiume Elsa su imbarcazioni improvvisate e divertenti.
Il tratto in questione andava da Poggibonsi a Castelfiorentino ed il passaparola funzionò alla grande tanto che il successo fu immediato sin dalla prima edizione e le richieste di ripetere l’iniziativa cosi numerose che per diversi anni la manifestazione è stata riproposta con sempre maggiore partecipazione e risonanza. La giornata prescelta diventava una splendida occasione per centinaia e centinaia di persone di passare una giornata piacevole lungo le sponde del fiume a rilassarsi ed a ridere vedendo “quei pazzerelloni su barche improponibili”; infatti la discesa non era competitiva ma venivano premiate solo le imbarcazioni e gli equipaggi più divertenti, una sorta di Carnevale di Viareggio sull’acqua.DSC03733_907x680

Grande rilevanza è stata sempre data al lato ecologico e di rispetto della natura e sin dalle prime edizioni fu deciso inoltre di riservare una parte cospicua dell’utile ad associazioni ed enti benefici di interesse locale e non solo.
Per dare un’idea dei volumi raggiunti basti riferire che si è arrivati ad edizioni con 180 imbarcazioni e circa 600 membri di equipaggi.
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Quest’anno giornata di festa e divertimento sarà Domenica 22 Giugno 2014 ed il percorso quello che va da Certaldo al campo gara di Granaiolo (Castelfiorentino) per un totale di circa 15 Km.

L’evento è improntato sul divertimento ed il gioco, sul riavvicinarsi rispettoso e gioioso al fiume ed alla natura, sulla solidarietà. In merito a quest’ultimo punto gli organizzatori hanno contribuito ad aiutare un villaggio del Burkina Faso e per le prossime edizioni si sono impegnati a portare a termine un progetto di microcredito femminile in Etiopia gestito dal Movimento Shalom di San Miniato.

Maggiori informazioni su:  www.rivertrophy.it

Massa Carrara


Siamo all’estremo lembo nord della Toscana, quasi incuneati nell’Emilia Romagna ed affacciati sulle splendide Cinque Terre Liguri. Un crocevia meraviglioso in cui è la provincia di Massa Carrara, primo caso nazionale di due città per un unico capoluogo di provincia: Massa e Carrara, appunto. Una terra in equilibrio sull’armonia terramare, dove le Alpi Apuane, candide montagne bianche di marmo, vedono e sentono il salmastro di un litorale breve e sabbioso. Una provincia che grazie alla sua felice posizione geografica e l’eccezionale varietà del territorio, si offre tutta da scoprire al viandante non fuggente.

Impossibile non partire dalla Lunigiana, là oltre le Apuane, la parte più a nord del territorio. Un fazzoletto di terra antichissima di storia e tradizioni che deve la sua fama a Luni, importante centro d’epoca romana. Scendendo il corso del fiume Magra s’incontrano gli itinerari medievali, per lo più intatti, percorsi dai pellegrini sulla via di Roma della strada Francigena; ma questa terra non si può che raccontare dalle Alpi Apuane, catena montuosa nuda ed imponente che, dopo lunghe passeggiate per i suoi boschi riesce sempre ad affascinare con un qualche scorcio che fa lanciare lo sguardo, là, verso il mare. L’interno di tutta la provincia pullula di innumerevoli manieri – spesso avvolti da aloni di misteri e leggende – che testimoniano quello che fino a qualche secolo fa era l’indipendente principato della famiglia Cybo Malaspina, nobile dinastia che, anche nelle città di Massa e Carrara ha lasciato impronte d’arte rinascimentale e barocca notevolissime; poi pievi romaniche austere e silenziose sparse nel verde dove si sono inginocchiati i pellegrini provenienti dalla Francia, dalla Spagna e dall’Inghilterra, etc… Il mare è sempre lì, vicino, lo ricorda la sua brezza che dona un clima mite in ogni stagione. Un mare antico approdo di tanti marinai e navigato fin dai tempi dei Romani che dalla loro Lunigiana esportavano un pregiato vino di collina tutt’oggi apprezzato.bg1

A proposito di specialità; questa è anche la terra di una delle prelibatezze della cucina italiana: il lardo di Colonnata, ma oltre al re dei salumi ecco un viaggio gastronomico di tutto rispetto: miele di castagno, testaroli al pesto, panigacci, funghi freschissimi, focaccette di Aulla, torte d’erbi, pane alle olive, pane di castagna e via, e via…

Per concludere è necessario soffermarci su quella materia prima che esce dalle viscere di queste montagne: il marmo. Quella pietra candida e preziosa che ancor oggi attira viaggiatori per scolpirla, ma anche solo per godere del fascino maestoso delle cave che ricamano su queste montagne uno dei paesaggi più suggestivi d’Europa.

Un breve cenno anche sulle due città.

Anche se a pochi chilometri l’una dall’altra, le due città sono urbanisticamente molto diverse tra loro: Massa è caratterizzata da piccole vie irregolari e ricche di monumenti; Carrara, invece, presenta vie piuttosto larghe con abitazioni eleganti, piazze, parchi e giardini. Quello che colpisce subito il visitatore è l’impiego estensivo del marmo in tutto il tessuto urbanistico: nelle costruzioni, negli arredi urbani, nella pavimentazione stradale, nei portali degli edifici pubblici e delle abitazioni civili e, soprattutto, nelle numerose opere che trasformano queste due città in autentici musei a cielo aperto.carrara-accademia-delle-belle-arti

Massa è sorta lungo la via consolare che da Pisa conduceva a Luni ed è restata a lungo sotto la Signoria dei Malaspina; nel XVI secolo divenne Massa Cybea – dal nome della casata genovese che successe ai Malaspina – e nell’800, dopo l’annessione al Ducato di Modena, venne indicata come Massa Ducale. Da non perdere a Massa, la caratteristica Piazza degli Aranci, voluta da Elisa Baciocchi, duchessa di Massa e sorella di Napoleone. Sulla piazza si affaccia il maestoso Palazzo Ducale (XVI sec.), costruito da Alberico I Malaspina e oggi sede della provincia; poco distante, l’elegante Cattedrale in marmo bianco e, più in alto, il Castello Malaspina – un balcone sulla città con una suggestiva vista sul mare.

A Carrara, la grande piazza Alberica con il selciato in marmo che riproduce la ruota, stemma della città; poco distante il Duomo di Sant’Andrea, costruito fra l’XI e il XIV secolo, in una posizione defilata, quasi nascosta.

Di grande interesse, la piazza Gramsci che riassume, con i suoi monumenti, la storia e le caratteristiche del territorio. Vi troviamo infatti l’Accademia delle Belle arti, fondata nel 1769 da Maria Teresa d’Este, che si sviluppò sotto il Principato Baciocchi producendo molte sculture sulla famiglia Bonaparte – destinate a svolgere un ruolo di propaganda nei paesi europei conquistati da Napoleone.

La piazza ospita anche il grande monumento ad Alberto Meschi – che organizzò le lotte anarcosindacaliste dei lavoratori delle cave – e i monumenti allo scultore Pietro Tacca, all’economista Pellegrino Rossi e al filosofo Angelo Pelliccia – omaggio della città a tre illustri cittadini. Caratteristica la Piazza delle Erbe, sede di un antico mercato, sulla quale si affaccia il singolare Palazzo appartenente alla famiglia Diana – uno dei principali fornitori di marmo per la Basilica di San Pietro a Roma. Subito fuori dalla città, le cave di marmo che si raggiungono “entrando” nella montagna attraverso strette gallerie.

A soli due chilometri da Carrara, troviamo il borgo di Torano circondato da castagni e dallo spettacolare panorama delle cave. Il nome deriva dai tori – impiegati per trasportare i blocchi di marmo.

Da non perdere la visita alla cava-museo di Fantiscritti creata da Walter Danesi, dopo quarant’anni di ricerche, per diffondere la storia e la cultura del marmo di Carrara.

Outlet Nannini – Campi Bisenzio


nannini-2Questa è un’azienda che fabbrica prodotti di pelletteria, dalle scarpe, alle borse ai portafogli.
Nell’outlet di fabbrica si trova una vasta scelta a prezzi scontati del 30-40% rispetto al prezzo di listino. Modelli giovanili e prodotti di qualità. Inoltre vengono proposte offerte speciali su vari articoli con regolarità in cui lo sconto può arrivare fino al 70%. 

Nannini  Outlet
Via Fratelli Cervi 57
Località Capalle – Campi Bisenzio (Fnannini-1irenze)

Orario apertura:
Dal martedì al sabato: dalle ore 10 alle 19
Lunedì e Domenica: dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19

www.nannini.it

Il Lardo di Colonnata


Pezzi_di_lardo_di_Colonnata  Colonnata è un paesino ai piedi delle Alpi Apuane, in provincia di Massa Carrara, conosciuto per le sue cave di marmo e la produzione di un salume caratteristico un tempo usato come tradizionale companatico dai cavatori: il lardo di Colonnata. Il lardo è oggi una delle punte di diamante tra i prodotti tipici toscani, uno dei salumi più buoni e delicati derivante dalla lavorazione delle carni suine. Tradizionalmente affettato sottile per poi essere gustato insieme al pane abbrustolito o con il pomodoro fresco, questa ghiottoneria ha una ricetta unica profondamente legata al territorio. Il lardo si ottiene con lo strato grasso della schiena del maiale, accuratamente rifilato e lavorato secondo un’antica tradizione e secolare esperienza. L’elemento del tutto unico è la stagionatura nelle apposite conche di marmo, dove il lardo viene adagiato a strati insieme ad aglio, aromi, sale marino in grani, pepe nero, rosmarino, salvia ed altre erbe aromatiche, e conservato almeno sei mesi. crostini-con-lardo-di-colonnata-e-miele
La tipicità della preparazione e quindi del salume è legata alle particolari caratteristiche di traspirazione e impermeabilità del marmo estratto nella zona di Colonnata, il lardo è infatti stato certificato come prodotto  Igp (Indicazione geografica protetta). Il suo sistema di lavorazione, immutato da centinaia di anni, è stato motivo di una lunga diatriba per la tutela delle norme d’igiene e di composizione organolettica del prodotto, ma alla fine il valore della storia e della tradizione hanno prevalso sul resto.

La Luminaria di San Ranieri: 16 Giugno 2014


Vale la pena di suggerirvi nel mese di giugno, una visita alla città di Pisa. Oltre che per le sue bellezze artistiche, famosissime in tutto il mondo, Pisa offre ai suoi visitatori in giugno, un ampio numero di manifestazioni folcloristiche e popolari da non perdere.

La Luminaria di San Ranieri è un evento molto spettacolare che si svolge la sera del 16 giugno in onore di San Ranieri, patrono della cittàmaxresdefault.
Consiste in una spettacolare illuminazione dei lungarni (fra il Ponte della Cittadella e Ponte alla Fortezza) ottenuta grazie alla tremula luce di ben 80.000 candelotti di cera accesi in bicchieri di vetro detti “lampanini”, che, fissati su assicelle bianche “biancheria”, sono posti alle finestre dei palazzi e dei portoni creando un suggestivo ed affascinante gioco di luci. Contemporaneamente, sulla superficie dell’Arno, vengono posti dei lumini galleggianti che la corrente trasporta lentamente nel buio, aumentando la suggestione. La manifestazione giunge al suo clou alle ore 23 circa, con il lancio dei fuochi d‘artificio dalla Cittadella Vecchia.

La Regata Storica di Pisa: 17 Giugno 2014


Anche la Regata storica, conosciuta anche come Palio di San Ranieri, si svolge nell‘ambito dei festeggiamenti per San Ranieri, il giorno 17 giugno, in pomeriggio. É una gara di barche che si svolge controcorrente sull‘Arno, su un percorso di 1500 metri che va da Ponte Solferino fin quasi a Ponte alla Fortezza. Le imbarcazioni  cinquecentesche, portano colori diversi per rappresentare i quartieri cittadini: Santa Maria (celeste), San Francesco (giallo), San Martino (rosso), Sant‘Antonio (verde). Vince chi prende il paliotto della vittoria in cima al pennone sul pontone del traguardo.Regata_delle_Antiche_Repubbliche_Marinare

Piazza Anfiteatro di Lucca


Della presenza dei romani a Lucca, iniziata intorno al 180 a.C. che ha visto la città trasformarsi da “castrum” a Municipio con diritto di battere moneta, resta, tra le poche vestigia ancora visibili, questa originale piazza che evidenzia la sua antica origine di Anfiteatro. Costruito all’inizio del II secolo d.C. fuori dalle mura urbane, capace di contenere fino a 10.000 spettatori, questo pregevole luogo di spettacoli aveva due ordini di arcate ornate di marmi e colonne.piazza anfiteatro dall'alto4

Trasformato in fortezza durante l’assedio bizantino, spogliato dei marmi e delle colonne che lo impreziosivano, vi furono ricavate in epoca medioevale delle abitazioni civili mentre l’arena si frazionò in tanti piccoli orti per usi domestici.

Nei secoli vi trovò collocazione sia un carcere che un magazzino del sale e nei primi dell’Ottocento i pubblici macelli. Fu grazie a Carlo Ludovico che commissionò al celebre architetto Lorenzo Nottolini il suo recupero, che Piazza Anfiteatro ha assunto l’aspetto attuale, evidenziando quell’ellisse perfetta che la caratterizza in una suggestione di pieni e di vuoti sottolineato dall’andamento discontinuo delle case, dalle quattro porte e da quell’ampio spazio della piazza che ha nella volta del cielo un’ideale copertura.bqvmh7ev0qgqzp55hjev

Mercato ortofrutticolo per molti decenni oggi ospita in occasione di Santa Zita, il 27 aprile, il mercato dei fiori e nelle festività natalizie un mercato di prodotti tipici e artigianali mentre, sporadicamente, è teatro di eventi musicali di rilevanza internazionale.

Fiera dei fiori e dei dolci di Santa Zita di Lucca: dal 25 al 27 Aprile 2014


Santa Zita è una dei patroni di Lucca. La Fiera è una importante mostra-mercato di fiori che si svolge in Piazza Anfiteatro tra il 25 e il 27 aprile dalle ore 9.00 alle ore 20.00.
La manifestazione è particolarmente suggestiva per i colori delle fioriture primaverili esposte e per il luogo dove viene collocata: l’antico Anfiteatro Romano inglobato dalla Struttura Urbanistica tipicamente medioevale della Città di Lucca, e in Piazza San Frediano.