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CINQUE TERRE – Parco Nazionale e Area Marina Protetta


Dalla Toscana, in poco più di un’ora di automobile si raggiunge La Spezia, Lerici o Porto Venere da dove in estate partono regolarmente i battelli più volte al giorno. Le Cinque Terre si possono raggiungere anche con il treno, sebbene dal battello si possa godere di una vista veramente unica e si abbia dal mare una vista della costa che presenta scorci davvero mozzafiato.cartina 

Le Cinque Terre sono un territorio in cui mare e terra si fondono a formare un’area unica e suggestiva. Diciotto chilometri di costa rocciosa ricca di baie, spiagge e fondali profondi, sovrastata da una catena di monti che corrono paralleli al litorale. Terrazzamenti coltivati a vite e a olivo, il cui contenimento è assicurato da antichi muretti a secco.
Un patrimonio naturalistico di grande varietà. Sentieri e mulattiere dai panorami mozzafiato. Cinque borghi: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che si affacciano sul mare. Un ambiente in cui il lavoro secolare di generazioni ha trasformato un territorio inaccessibile in un paesaggio di straordinaria bellezza. Un’Area Marina Protetta e un Parco Nazionale che ne tutelano l’assoluta unicità. Queste, in sintesi, le Cinque Terre, dichiarate dall’UNESCO fin dal 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.cinque-terre-italy-2-1024x768

Come arrivare

Battello
In primavera-estate esistono collegamenti giornalieri via mare da La Spezia, Lerici e Porto Venere. Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore sono inoltre servite, nell’arco della giornata, da linee di navigazione interne, con capolinea Monterosso.

Orario partenza battelli 2014 da La Spezia disponibili qui
Orario Battelli: La Spezia – CinqueTerre, ITA 2014

www.navigazionegolfodeipoeti.itcinque-terre-271

Treno
E’ il mezzo di trasporto ideale per recarsi alle Cinque Terre. Le corse hanno una notevole frequenza, in particolare durante la stagione estiva e i treni locali fermano in tutte le stazioni delle Cinque Terre: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. Il capolinea è La Spezia, sulla linea Pisa-Genova, dove si fermano tutti i treni a lunga percorrenza.
www.fsitaliane.it

Maggiori informazioni su:
www.cinqueterre.it

www.parconazionale5terre.it

XXII Festa della Ceramica di Montelupo Fiorentino: dal 19 al 22 Giugno 2014


È una festa giunta alla XXII edizione  che si svolgerà a Montelupo Fiorentino dal  19 al 22 giugno 2014, e che propone mostre, incontri e dimostrazioni che ruotano attorno ad una manifattura che a Montelupo Fiorentino ha origini antichissime.

Tracce di lavorazione ceramica risalgono già al XII secolo, ma è fra il 1400 e il 1530 che Montelupo conosce un’immensa fortuna come centro di produzione ceramico di Firenze. Medici, Strozzi, Peruzzi, Pandolfini, Pucci, Machiavelli, Corsini, Minerbetti fanno a gara per possedere un servito da mensa con gli stemmi della casata, piatti con imprese araldiche o pezzi in maiolica realizzati a Montelupo e i manufatti vengono così commercializzati nel bacino del Mediterraneo ed anche oltre oceano. Nel 1600 la peste e il declino economico rallentano la produzione che per anni diventa minoritaria fino agli inizi del 1900 in cui Montelupo ritroverà gli antichi fasti con la storica fabbrica Fanciullacci per la quale hanno lavorato artisti e designers del calibro di Ettore Sottsass. La ceramica è ancora oggi un settore importante per l’economia della città, tuttavia la crisi ha fatto sentire i suoi effetti anche qui e molte aziende hanno visto una brusca riduzione degli ordini.Festa_CeramicaFesta_Ceramica

In mostra i prodotti di tutte le aziende che realizzano o commercializzano manufatti garantiti dai marchi di qualità.

La Festa della ceramica e lo dice il nome stesso, è anche un momento di svago, un’occasione per ammirare i maestri artigiani a lavoro, di acquistare manufatti negli atelier a cielo aperto o di sedersi a gustare un piatto tradizionale in uno dei tanti punti ristoro. L’ occasione giusta per scoprire una cittadina alle porte di Firenze che offre angoli suggestivi e monumenti di una certa importanza, come la Villa Medicea dell’Ambrogiana.

Festa della Ceramica a Montelupo Fiorentino 19 – 22 giugno 2014
tel. 0571.917552 / 0571.913465

www.festaceramica.it
www.comune.montelupo-fiorentino.fi.it

La Sagra delle Ciliegie di Lari


La produzione di ciliegie nelle Colline Pisane, e in particolare nel territorio del Comune di Lari, vanta una tradizione secolare dimostrata anche dalla presenza di numerose varietà autoctone.

L’esistenza di varietà di ciliegio uniche, assieme alla peculiarità dei suoli e del clima della zona sono alla base della specificità delle ciliegie di Lari, cui ha contribuito anche la conoscenza e l’esperienza dei numerosi produttori agricoli che hanno saputo salvaguardare e tramandare nel tempo le competenze e le tecniche di coltivazione, condizionamento e confezionamento.

La 58a edizione della Sagra delle Ciliegie, una delle più antiche della Toscana, si svolge quest’anno nei giorni dal 31 Maggio al 2 giugno e il 7 e l’8 Giugno. Quale migliore occasione per degustare il dolce frutto rosso in tutte le sue varietà tradizionali, dal sapore diverso ma intenso, nell’ambito di una manifestazione organizzata all’insegna della tradizione e del folclore!ciliegie Lari2

Durante la sagra vengono organizzate manifestazioni artistiche e culturali e allestito un frequentatissimo stand gastronomico. Nella piazza principale del paese sono presenti coi loro stand esclusivamente produttori locali, che offrono al pubblico le loro ciliegie in cesti e confezioni appositamente realizzate per l’occasione. Tra i prodotti derivati si segnala la confettura extra di ciliegie di Lari, realizzata dal Comitato per la Tutela e Valorizzazione della Ciliegia di Lari.

È prevista anche una versione notturna della manifestazione, particolarmente apprezzata dai giovani, con balli in piazza e mercato delle ciliegie e dei prodotti derivati.

IL PROGRAMMA:
Sabato 31 maggio
-Ore 15.30 Inaugurazione e apertura della sagra e del mercato delle ciliegie e dell’artigianato
-Ore 15.45 Teatro di Lari. Mostra personale dell’artista Marusca Ciardelli
-Ore 16.00 Piazzetta Tommaseo. Mostra fotografica del vincitore del premio Lari zoom 2013 Walter Cassuola.
-Ore 17 Piazza Matteotti. My life explosion. Zumba, fitness o step boka
-Ore 18.00 Teatro di Lari. Presentazione del libro “Bioresistenze cittadini per il territorio: l’agricoltura resonsabile” di Guido Torus
-Ore 18.30 Castello di Lari, La rinascita. Istallazioni e pitture di Alessio Doveri
-Ore 19.30 Apertura stand gastronomico
-Ore 21.30 Live band – Lory davì

Domenica 1 giugno
-Ore 10.00 Apertura mercato delle ciliegie e degustazione prodotti tipici
-Ore 11.00 Teatro di Lari. Presentazione del libro “Bioresistenze cittadini per il territorio: l’agricoltura responsabile” di Guido Torus
-Ore 12.30 Apertura stand gastronomico
-Oreottega della specialità. Esposizione pittorica di Giovanni Gonnelli
-Ore 15.00 Pomperopoli. I bambini diventano vigili del fuoco
-Ore 15.30 Chiostra Panattoni. La compagnia Del Bosco presenta “Il teatro fiorito”, teatro dei burattini
-Ore 16.00 Piazza Matteotti. “Show brack dance delicious on the street “Ass. ne Artemide Cenaia
-Ore 17.00 Piazza Matteotti “La ciliegia sulla torta”. Opera teatrale tratta da Chiaro Scuro di Guido Quarzo
-Ore 17.45 Piazza Matteotti. Ritmi e danze tradizionali del west Africa
-Ore 18.30 Apertura stand gastronomico
-Ore 21.30 Live band “Alta quota”

Lunedì 2 giugno
Ore 9.00 Partenza campo sportivo di Lari – raduno Mtb
-Ore 10.00 Apertura mercato delle ciliegie
-Ore 12.30 Apertura stand gastronomico
-Ore 15.00 Pompieropoli. I bambini diventono vigili del fuoco
-Ore 16.00 Piazza Matteotti “Lari in fitness e non solo” by Italy dance village
-Ore 19.00 Apertura stand gastronomico
-Ore 21.30 Musica dal vivo con: “I 4 venti in concerto”

Sabato 7 giugno
Ore 15.30 Apertura mercato delle ciliegie e dell’artigianato
-Ore 15.30 Piazza Matteotti – caccia al tesoro
-Ore 18.00 “Ciliegie in musica”
-Ore 19.30 Apertura stand gastronomico
-Ore 21.30 Live band – Manuela Ross

Domenica 8 giugno
Ore 10.00 Apertura mercato delle ciliegie e dell’artigianato
-Ore 12.30 Apertura stand gastronomico
-Ore 16.00 Chiostra Panattoni – spettacolo per bambini dai 5 ai 10 anni “3 civette” di e con Alice di Tullio
-Ore 16.30 Piazza Matteotti. Esibizione della scuola di ballo “Team Work” con Paolo Minacciati e Cristina Calvani
-Ore 17.30 Piazza Matteotti – premiazione ciliegia d’oro 2014
-Ore 19.00 Apertura stand gastronomico
-Ore 21.30 Piazza Matteotti “La ciliegia sulla torta”. Opera teatrale tratta da “Chiaro Scuro” di Guido Quarzo
-Dalle 22.00 Musica in piazza

XX Edizione di ARTIGIANATO E PALAZZO a Firenze: dal 15 al 18 maggio 2014


Come le precedenti edizioni di ARTIGIANATO E PALAZZO botteghe artigiane e loro committenze la prossima XX edizione della Mostra riunirà, nello splendido Giardino Corsini di Firenze, oltre cento tra i più straordinari e capaci artigiani fiorentini, italiani ed europei coinvolgendo nei soli tre giorni di mostra circa 8.000 visitatori attenti e curiosi. Oltre all’importante contributo culturale e divulgativo in sé, la Mostra stimolerà momenti di approfondimento sulle “arti minori”, con l’intento di avvicinarle sempre più alla nostra quotidianità, distaccandosi così dai tradizionali canoni delle altre Mostre – Mercato. logo

La Mostra ARTIGIANATO E PALAZZO è nata principalmente dall’idea di rivalutare e reinquadrare ai giorni nostri la figura dell’artigiano e del suo lavoro, considerandolo alta espressione di qualità e di tecnica, legato sì alla committenza, ma insistendo sull’idea di un artigianato per sua natura “moderno”, senza con questo dimenticare l’elemento fondamentale della tradizione.
Anche per questa XX edizione partiamo dall’idea che nel manufatto artigianale la creazione non abbia mai fine ed ogni lavoro non sia uguale all’ altro.
E proprio parlando di “manufatto” (dal latino “manu facere”: fare con le mani), gli espositori di ARTIGIANATO E PALAZZO sono ancora una volta chiamati a gran voce a dimostrare dal vivo le varie tecniche di lavorazione nelle quali eccellono.

ARTIGIANATO E PALAZZOartigiani
Orario:
-Giovedì 15 e Domenica 18 Maggio dalle ore 10.00 alle 20.30
-Venerdì 16 e Sabato 17 Maggio dalle ore 10.00 alle ore 22.30

Ingresso:
€ 8,00 Ridotto € 6,00  Bambini fino 12 anni gratuito.

Catalogo omaggio

Biglietti in prevendita a prezzo ridotto su: http://www.boxol.it

Per informazioni sulla Mostra: www.artigianatoepalazzo.it

Il Canyon Naturale “Orrido di Botri”


orrido-di-botri-1L’Orrido di Botri è un’imponente gola calcarea ricca di vegetazione e di animali rari. Per chi ama immergersi nella natura e vuole provare l’ebbrezza di risalire un vero e proprio canyon c’è un luogo nascosto nella Valle del Serchio. Si tratta dell’Orrido di Botri nel comune di Bagni di Lucca: un’aspra ed imponente gola calcarea, con ripide pareti scavate in profondità dalle fredde acque del torrente Rio Pelago.

L’orrido è una valle molto stretta, nata dall’azione erosiva dell’acqua. L’origine di questo spettacolare canyon è da ricondursi a cause tettoniche, cioè a violenti sommovimenti degli strati rocciosi con conseguenti crolli e fratture capaci di incanalare le acque.  L’Orrido di Botri è un angolo autentico di wilderness, dove è possibile imbattersi in animali rari e maestosi come l’aquila reale ma anche il lupo, che è stanziale in tutto il territorio dell’Appenino.

Per preservare le bellezze naturali di questo angolo unico, dal 1971 è stata istituita la Riserva Naturale dell’Orrido di Botri che tutela una superficie di 286 ettari e la cui gestione è affidata al Corpo Forestale dello Stato – Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Lucca.4

Le visite partono da Ponte a Gaio, unico accesso alla gola, dove si trova il centro accoglienza del Corpo Forestale dello Stato e la biglietteria. Il costo è di 2 Euro a persona. Bambini fino 12 anni gratis. La Riserva è aperta da giugno a settembre e per visitarla è obbligatorio l’uso del casco protettivo.

Si entra nell’Orrido risalendo il letto del torrente che si sviluppa in parte su ghiaia, su massi più piccoli e rocce di grandi dimensioni, ma in parte anche all’interno del torrente da percorrere nell’acqua ghiacciata che arriva fino alle ginocchia. Il percorso massimo consentito arriva al punto denominato Piscina percorribile in circa 4 ore andata e ritorno.
Anche noi abbiamo intrapreso questa avventura con una bambina di 5 anni e ci siamo divertiti molto. Consigliamo sicuramente di indossare un abbigliamento sportivo adeguato e di prevedere un ricambio nel caso di una scivolata nell’acqua. Anche le scarpe devono essere adeguate. Un paio di scarpe da tennis che si possano anche bagnare è l’ideale.orrido-di-botri-3

Il percorso è stato suddiviso 4 tratti distinti per cui si può percorrerne anche solo una parte.
Percorso in alveo con partenza da Ponte a Gaio:
1. GUADINA 30 min:
Primo restringimento dell’alveo; tratto di circa 80 mt.
2. PRIGIONI 45 min:
Secondo restringimento dell’alveo; tratto di circa 500 mt da percorrere tutto dentro l’acqua. Alla fine delle Prigioni inizia il cosiddetto Solco Grande.
3. SALTO DEI BECCHI 80 min:
Piattaforma calcarea nei pressi della quale si riscontrano le prime “marmitte” formate da fenomeni erosivi intensi. Da questo punto il percorso diventa ancora più impegnativo e si consiglia solo ad escursionisti esperti, in alcuni tratti seguire e servirsi delle corde fisse.
4. PISCINA 120 min:
Termine del percorso autorizzato. Da qui inizia il percorso di tipo alpinistico da percorrere solo con specifiche autorizzazioni.

Come si arriva alla Riserva
Percorrere l’autostrada A11 in direzione di Pisa e uscire a Capannori. Seguire le indicazioni per Garfagnana e Bagni di Lucca. A Fornoli, nei pressi di Bagni di Lucca si devia verso Tereglio, imboccando la provinciale n. 56, e si seguono le indicazioni per Ponte Gaio – Orrido di Botri.

Maggiori informazioni: http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/432

Il Giardino dell’Iris in Piazzale Michelangelo a Firenze: dal 25 aprile al 20 maggio 2014


A fianco del panorama che si ammira dal Piazzale Michelangelo, a due passi del David, spunta il simbolo di Firenze. Nel giardino dell’Iris, infatti, vengono coltivate più di 1500 varietà del fiore che dal 1251 è stato assunto a simbolo della città. Le varietà di Iris, provenienti da ogni parte del mondo, sono curate dalla Società Italiana dell’Iris, proprietaria del giardino e organizzatrice ogni anno del concorso che da oltre mezzo secolo premia gli esemplari più belli e particolari e le varietà più nuove ed originali.firenze-giardino-degli-iris-2

Posto sul versante orientale della collina di Piazzale Michelangelo, il giardino riproduce l’ambientazione tipica di un oliveto collinare, con prati e aiuole di iris e un laghetto per la coltivazione delle varietà acquatiche, come Iris giapponesi e Louisiana. Le diverse varietà di fiori sono raggruppate in aiuole ed etichettate con il loro nome: ci sono infatti iris barbate, nane e spontanee e molti esemplari antichi. Accanto ai fiori simbolo di Firenze, il giardino ospita diverse specie di rose e di alberi, che lo rendono lo scenario ideale per una romantica passeggiata d’ inizio primavera.

Romantica come l’origine del nome scientifico del giaggiolo, che probabilmente per i suoi vari e vivaci colori deriva dalla dea Iride, la messaggera degli dei che sciogliendo la sua sciarpa formava l’arcobaleno.

Il giardino è visitabile in maggio, il mese della fioritura del giglio o giaggiolo. Quest’anno aprirà i suoi cancelli dal 25 aprile al 20 maggio con orario tutti i giorni 10.00-12.30/15.00-19.00.
L’ingresso è gratuito.firenze-giardino-degli-iris-3

È da secoli e secoli che il giglio, o iris, è simbolo di Firenze. Non è quindi un caso se lo si ritrova stilizzato in molte decorazioni della città ed è stato anche utilizzato come effige sulle prime monete d’argento della repubblica fiorentina del XII secolo e successivamente, dietro il San Giovanni, nel più prezioso fiorino d’oro.

In Toscana il fiore è chiamato giaggiolo (dal latino gladius = spada) per la struttura spatiforme delle foglie. La motivazione della scelta di questa particolare varietà botanica è piuttosto intuitiva: in passato, infatti, nella Valle dell’Arno cresceva rigogliosa e in gran quantità una specie d’iris, bianco-azzurrata, denominata Alba fiorentina, che arrivava fino ad arrampicarsi sulle mura cittadine ed era il segno distintivo della flora cittadina. Ma il colore rosso che si ritrova nel tipico giglio fiorentino ha un’origine più politica, che risale al tempo degli scontri fra Guelfi e Ghibellini.

Originariamente, infatti, il giglio rappresentato era quello bianco, che si ispirava agli esemplari così numerosi e così vicini in natura. Ma al momento della cacciata dei Ghibellini dalla città, i Guelfi vollero dare un segno del cambiamento anche nel simbolo: non potendo modificare il fiore, decisero che da allora in poi sarebbe stato rappresentato in “negativo”. Si passò così dal fiore bianco in campo rosso all’attuale giglio rosso in campo bianco. Il giglio, o più correttamente l’Iris, torna anche in un altro importante simbolo della città: il Marzocco, il leone accosciato che sorregge con la zampa destra lo scudo che raffigura, appunto, un giglio e che era considerato dai fiorentini il talismano portafortuna della Repubblica cittadina.

www.irisfirenze.it

La Giostra del Saracino di Arezzo – 21 Giugno e 7 Settembre 2014


La Giostra del Saracino è un “gioco” cavalleresco, che affonda le sue radici nel Medioevo e richiama la secolare lotta sostenuta dalla cristianità occidentale per contenere l’avanzata musulmana. La giostra si corre ad Arezzo, nella preziosa cornice di Piazza Grande, il penultimo sabato di giugno e la prima domenica di settembre.1

Nel corso della sua lunga storia, questa antica tradizione medievale ha avuto fortune alterne, ma dal 7 agosto 1931 è stata stabilmente rimessa in vita in forma di rievocazione ambientata nel XIV secolo. La Giostra è l’evoluzione di un esercizio d’addestramento militare che, simulando lo scontro bellico, vede cavalieri armati di lancia affrontare un autonoma (Buratto Re delle Indie) con le sembianze del nemico per antonomasia dell’occidente cristiano: l’arabo, l’infedele, il Saracino appunto. Contro di lui si scagliano al galoppo gli otto “campioni” dei quattro quartieri in cui è suddivisa la città, ovvero il quartiere di Porta Crucifera, il quartiere di Porta S. Spirito, il quartiere di Porta del Foro e quello di Porta S. Andrea. Il Saracino reca sul braccio sinistro uno scudo con una targa da colpire con la lancia e si difende per mezzo di un flagello (mazzafrusto) azionato da un meccanismo a molla, impugnato con la destra, costituito da tre palle di cuoio del peso di 250 grammi ciascuna. Appena colpito, il Saracino ruota su se stesso e protende la sua arma per colpire il giostratore sulle spalle. Vince la coppia di giostratori che, nel colpire lo scudo del Saracino, realizza il maggior punteggio. Al loro quartiere va in premio l’ambita “Lancia d’Oro”. In caso di parità fra uno o più quartieri, per aggiudicare il trofeo si ricorre allo spareggio. L’esito dello scontro fra cavalieri cristiani e il Saracino resta incerto fino all’ultimo a causa dei frequenti colpi di scena determinati dall’abilità, dal coraggio e dalla fortuna degli otto giostratori che si avvicendano sulla “lizza” di Piazza Grande. 04 - Giostra del Saracino di Arezzo 2006

La giornata Giostresca si apre al mattino con la lettura del bando da parte dell’Araldo e prosegue con un variopinto corteo storico che allinea per le vie della città 350 figuranti in costume trecentesco e 27 cavalli; momento saliente del corteo è la benedizione degli armati sulle scalinate del Duomo da parte del Vescovo di Arezzo. Il torneo, si apre con l’esibizione degli Sbandieratori, seguita dall’entrata di tutto il corteo storico della Giostra accompagnato dal calore e dagli applausi del pubblico. Il suono delle chiarine e il rullo dei tamburi del Gruppo Musici accompagna tutte le fasi della Giostra del Saracino ed ogni manifestazioni legata alla rievocazione. I Musici della Giostra non suonano su spartito, ma ad orecchio, imparando a memoria i brani e coordinandosi reciprocamente e sono apprezzati non soltanto in Italia, ma anche all’estero.

Svolgimento Giostra:
-21 giugno 2014 dalle ore 8 alle ore 24 in Piazza Grande
-7 settembre 2014 dalle 8 alle 24 sempre in Piazza Grande.

MERCANTIA – Festival Internazionale di Teatro di Strada a Certaldo: dal 16 al 20 Luglio 2014


Gli occhi di un bambino nel volto di un uomo, Alessandro Gigli, ideatore e direttore artistico di Mercantia – Festival internazionale del teatro di strada, giunta quest’anno alla 27° edizione, e in programma dal 16 al 20 luglio a Certaldo (Fi) – parla di una delle manifestazioni più di successo a livello nazionale.  mercantia-1

La prima edizione risale al 1988 e si può dire che Mercantia è nata da un “idea meravigliosa”di questo folletto del teatro che è anche regista, attore, burattinaio, scrittore di fiabe per ragazzi e animatore culturale. Certo, dall’inizio sono cambiate molte cose, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: «Noi vogliamo che la gente a Mercantia, sia invasa dall’energia positiva che questa manifestazione sprigiona. Per noi il successo è vedere le persone in giro per Certaldo Alto che sorridono, che si lasciano andare a scatenati balli in mezzo alla strada con le street band, che si incantino assistendo allo spettacolo, che rimangano affascinati dai giochi di fuoco. Insomma che diventino un po’ bambini».mercantia-2

Tornano i “Giardini segreti” spazi mignon per spettacoli esclusivi e poi, spettacoli ovunque, come da tradizione: a destra, a sinistra, sopra, sotto…Basta scegliere, ce n’è per tutti i gusti e a distanza di pochi metri l’uno dall’altro…fra vie, viuzze, archi, cortili quasi come in un labirinto. Sembrerà di essere dentro una scatola magica dove la festa non finisce mai.

Teatro di ogni tipo, street band, circo, burattinai, cantastorie, trampolieri, sputafuoco, mimi, giocolieri, danzatrici del ventre, istallazioni di ogni tipo e apparizioni di diavoli ed angeli! Tanta festa e divertimento, ovunque per tutti.mercantia-3

Gli artisti di strada hanno trasportato il loro bagaglio culturale nel campo della prosa, del circo, della musica, del teatro di figura, costruendo spettacoli veri e propri che sono però diversi sia dal teatro di strada, che dal teatro tradizionale. Questa diversità, questo qualcosa “di più” è il rapporto vero e vitale con lo spettatore reale, l’empatia con il pubblico presente, la creazione di situazioni che si rinnovano ogni sera a seconda della platea.

Questa è Mercantia che però non finisce qui e oltre ai suoi spettacoli offre al visitatore anche artigianato, arte, musei e storia a completare il cerchio. Beh, c’è davvero tanta magia a Mercantia ad

animare Certaldo in quei cinque giorni straordinari di luglio…

Informazioni e programma completo: www.mercantiacertaldo.it

Il Parco Regionale di Migliarino a San Rossore: Itinerari in Carrozza


Tra le molte aree verdi della provincia di Pisa una delle più rilevanti è il Parco Regionale di Migliarino San Rossore, comprendente anche l’area del lago di Massaciuccoli che fa parte della provincia di Lucca. Nell’area pisana, oltre ai boschi di Migliarino e San Rossore, è interessante il bosco di Tombolo. La serie ininterrotta di pinete che si susseguono lungo il litorale è il frutto dell’opera umana che è intervenuta nel XVIII secolo, a protezione delle specie vegetali autoctone. Qui il genere Pinus si distingue in Pinus pinea (pino da pinoli) e Pinus pinaster (pinastro o pino marittimo). Ma le peculiarità floro-faunistiche di questa zona vanno individuate nei reperti fossili e nelle specie che popolano questi territori.SANROSSORE134

Dal litorale all’entroterra si susseguono diversi tipi di vegetazione: dalle piante tipiche dei terreni sabbiosi alle pinete e al bosco di caducifoglie. Quest’ultimo è costituito da querce, frassini, ontani, pioppi, carpini, con un sottobosco di ligustro e susino selvatico. Di particolare interesse è “il bosco del Palazzetto a San Rossore”, dove si incontrano querce plurisecolari e specie tipiche del clima atlantico. Dove il pino è più rigoglioso si ha anche un ricco sottobosco di lecci (Quercus ilex). La parte meridionale del parco è dominata dalla macchia mediterranea; nel bosco di Tombolo si trova il lentisco (Pistacia lentiscus) e quasi ovunque si nota un alternarsi di lecci e caducifoglie. La fauna si divide in due gruppi ben distinti, uno legato agli ambienti umidi e fluvio-lacustri, l’altro alla zona boschiva. Più che la fauna acquatica, caratterizzata da specie tipiche delle acque ferme o a lento corso (anfibi, rettili, invertebrati acquatici), di notevole interesse è la fauna dell’entroterra, tra cui si può trovare il daino, il cinghiale, lo scoiattolo, il ghiro, la volpe e l’istrice.17223_141_PRMSR

A est del parco, di particolare rilievo è l’area dei Monti Pisani, che si estende da Calci a Capannori, in provincia di Lucca. Dagli oliveti della fascia collinare si passa alle pinete, ai castagneti e ai boschi cedui delle zone più elevate: anche qui si ritrova il pino marittimo, il sottobosco di lecci, il castagno. Per quanto riguarda la fauna caratteristica, il cinghiale, l’istrice, il merlo e il tordo sono le specie più ricorrenti.

Itinerari in carrozza nel parco di San Rossore
Per scoprire più comodamente San Rossore c’è la visita in carrozza trainata da cavalli di razza Agricola Italiana da Tiro Pesante Rapido (TPR) allevati in Tenuta.
Itinerari diversificati permettono di passare dalle zone interne alle zone paludose fino a giungere in prossimità del litorale; gli operatori (guide ambientali equestri) illustrano le peculiarità naturalistiche.
Sono attuabili 3 tipologie diverse di percorso:
– L’itinerario breve della durata di circa 1 ora e ½ che si inoltra nei boschi e nelle pinete. Prezzo: Adulti € 9,50 – Bambini € 8,00
– L’itinerario medio della durata di circa 2 ore e ½ e si inoltra nelle zone agricole costeggiando le rive di Fiume Morto. Prezzo: Adulti € 11,50 – Bambini € 10,00
– L’itinerario lungo della durata di circa 3 ore e raggiunge la costa e i suoi arenili attraversando tutta la fascia boschiva. Prezzo: Adulti € 14 – Bambini € 12,00

Si effettuano visite tutti i giorni con partenza dal Casale La Sterpaia alle ore 10.00 e 14.30
Per prenotazioni: CENTRO VISITE “CASALE della STERPAIA”
Tenuta di San Rossore Loc. Sterpaia 56122 Pisa
tel 050 523019
Guide: Antonio Di Sacco Tel: +39 335 7113793
Federico Di Sacco Tel: +30 330 206235
e-mail: turismo@sanrossore.it

Maggiori Informazioni su: www.sanrossoreincarrozza.it

Il Trofeo del Fiume – The River Trophy: 22 Giugno 2014


Nel 1990 per scommessa e per scherzo nacque una sfida tra chi se la sentiva di cimentarsi in una discesa del fiume Elsa su imbarcazioni improvvisate e divertenti.
Il tratto in questione andava da Poggibonsi a Castelfiorentino ed il passaparola funzionò alla grande tanto che il successo fu immediato sin dalla prima edizione e le richieste di ripetere l’iniziativa cosi numerose che per diversi anni la manifestazione è stata riproposta con sempre maggiore partecipazione e risonanza. La giornata prescelta diventava una splendida occasione per centinaia e centinaia di persone di passare una giornata piacevole lungo le sponde del fiume a rilassarsi ed a ridere vedendo “quei pazzerelloni su barche improponibili”; infatti la discesa non era competitiva ma venivano premiate solo le imbarcazioni e gli equipaggi più divertenti, una sorta di Carnevale di Viareggio sull’acqua.DSC03733_907x680

Grande rilevanza è stata sempre data al lato ecologico e di rispetto della natura e sin dalle prime edizioni fu deciso inoltre di riservare una parte cospicua dell’utile ad associazioni ed enti benefici di interesse locale e non solo.
Per dare un’idea dei volumi raggiunti basti riferire che si è arrivati ad edizioni con 180 imbarcazioni e circa 600 membri di equipaggi.
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Quest’anno giornata di festa e divertimento sarà Domenica 22 Giugno 2014 ed il percorso quello che va da Certaldo al campo gara di Granaiolo (Castelfiorentino) per un totale di circa 15 Km.

L’evento è improntato sul divertimento ed il gioco, sul riavvicinarsi rispettoso e gioioso al fiume ed alla natura, sulla solidarietà. In merito a quest’ultimo punto gli organizzatori hanno contribuito ad aiutare un villaggio del Burkina Faso e per le prossime edizioni si sono impegnati a portare a termine un progetto di microcredito femminile in Etiopia gestito dal Movimento Shalom di San Miniato.

Maggiori informazioni su:  www.rivertrophy.it