Il Giardino dell’Iris in Piazzale Michelangelo a Firenze: dal 25 aprile al 20 maggio 2014


A fianco del panorama che si ammira dal Piazzale Michelangelo, a due passi del David, spunta il simbolo di Firenze. Nel giardino dell’Iris, infatti, vengono coltivate più di 1500 varietà del fiore che dal 1251 è stato assunto a simbolo della città. Le varietà di Iris, provenienti da ogni parte del mondo, sono curate dalla Società Italiana dell’Iris, proprietaria del giardino e organizzatrice ogni anno del concorso che da oltre mezzo secolo premia gli esemplari più belli e particolari e le varietà più nuove ed originali.firenze-giardino-degli-iris-2

Posto sul versante orientale della collina di Piazzale Michelangelo, il giardino riproduce l’ambientazione tipica di un oliveto collinare, con prati e aiuole di iris e un laghetto per la coltivazione delle varietà acquatiche, come Iris giapponesi e Louisiana. Le diverse varietà di fiori sono raggruppate in aiuole ed etichettate con il loro nome: ci sono infatti iris barbate, nane e spontanee e molti esemplari antichi. Accanto ai fiori simbolo di Firenze, il giardino ospita diverse specie di rose e di alberi, che lo rendono lo scenario ideale per una romantica passeggiata d’ inizio primavera.

Romantica come l’origine del nome scientifico del giaggiolo, che probabilmente per i suoi vari e vivaci colori deriva dalla dea Iride, la messaggera degli dei che sciogliendo la sua sciarpa formava l’arcobaleno.

Il giardino è visitabile in maggio, il mese della fioritura del giglio o giaggiolo. Quest’anno aprirà i suoi cancelli dal 25 aprile al 20 maggio con orario tutti i giorni 10.00-12.30/15.00-19.00.
L’ingresso è gratuito.firenze-giardino-degli-iris-3

È da secoli e secoli che il giglio, o iris, è simbolo di Firenze. Non è quindi un caso se lo si ritrova stilizzato in molte decorazioni della città ed è stato anche utilizzato come effige sulle prime monete d’argento della repubblica fiorentina del XII secolo e successivamente, dietro il San Giovanni, nel più prezioso fiorino d’oro.

In Toscana il fiore è chiamato giaggiolo (dal latino gladius = spada) per la struttura spatiforme delle foglie. La motivazione della scelta di questa particolare varietà botanica è piuttosto intuitiva: in passato, infatti, nella Valle dell’Arno cresceva rigogliosa e in gran quantità una specie d’iris, bianco-azzurrata, denominata Alba fiorentina, che arrivava fino ad arrampicarsi sulle mura cittadine ed era il segno distintivo della flora cittadina. Ma il colore rosso che si ritrova nel tipico giglio fiorentino ha un’origine più politica, che risale al tempo degli scontri fra Guelfi e Ghibellini.

Originariamente, infatti, il giglio rappresentato era quello bianco, che si ispirava agli esemplari così numerosi e così vicini in natura. Ma al momento della cacciata dei Ghibellini dalla città, i Guelfi vollero dare un segno del cambiamento anche nel simbolo: non potendo modificare il fiore, decisero che da allora in poi sarebbe stato rappresentato in “negativo”. Si passò così dal fiore bianco in campo rosso all’attuale giglio rosso in campo bianco. Il giglio, o più correttamente l’Iris, torna anche in un altro importante simbolo della città: il Marzocco, il leone accosciato che sorregge con la zampa destra lo scudo che raffigura, appunto, un giglio e che era considerato dai fiorentini il talismano portafortuna della Repubblica cittadina.

www.irisfirenze.it

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