Cecchi & Cecchi – Outlet Prato


Quescecchi-cecchi-1ta azienda produce sciarpe, plaid, coperte, stole, cappelli, guanti, borse utilizzando materiali pregiati come cachemere, lana, seta e lino.

 

L’attenzione per la qualità è accompagnata dall’uso delle più moderne tecnologie e da manodopera altamente qualificata.

E’ un’azienda che esporta in tutto il mondo.

Nell’Outlet c’è una vasta scelta dei prodotti di questa azienda con sconti che vanno dal 30 al 70%.cecchi-cecchi-4

E’ consigliabile per chi vuole fare un regalo made in Italy di qualità.  

Cecchi & Cecchi Outlet
Via Fratelli Cervi, 58 – 50013 Campi Bisenzio (FI)

Orario di Aperturacecchi-cecchi-3
dal lunedì al venerdì
10 – 12.30 / 13.30 – 18.00

Ottobre, Novembre e Dicembre: aperture straordinarie sabato e domenica

www.cecchicecchi.it

Museo del Tessuto a Prato


Il nuovo Museo del Tessuto, situato in una ex fabbrica storica, espressione della storia manifatturiera della città ed unico in Italia dedicato totalmente all’arte ed alla tecnologia tessile, possiede una collezione di campioni di stoffe che vanno dal V secolo d.C. Fino ai nostri giorni e documenti, oggetti, macchine della vecchia lavorazione laniera.

Museo del Tessuto
Via Santa Chiara 24
59100 Prato, Italia
Telefono: 0574 611503

Museo-TessutoOrario di apertura
Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: 10 -15
Sabato: 10-19
Domenica: 15-19 ingresso gratuito
Martedì chiuso
La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura

Collezionare in Piazza – Piccolo antiquariato e altro in Piazza a Prato: Quarto Weekend del mese


In Piazza San Francesco l’appuntamento mensile dalle 8 alle 19, dove è possibile curiosare tra bancarelle di piccolo antiquariato, antichità e artigianato, ma anche mobili, piccolo collezionismo, minerali, e quant’altro.mercatino_antiquariato

Luogo: Prato, Piazza San Francesco

Quando: quarto week end del mese escluso giugno, luglio, agosto e dicembre

Programma 2014:
24 e 25 Gennaio
22 e 23 Febbraio
29 e 30 Marzo
26 e 27 Aprile
24 e 25 Maggio
27 e 28 Settembre
25 e 26 Ottobre
29 e 30 Novembre

Prato – Un piccolo Gioiello della Toscana


Prato si trova tra Pistoia e Firenze. La città di 180.000 abitanti, è conosciuta per la lavorazione tessile laniera che sicuramente ha avuto, fin dal Medioevo, un ruolo importante per lo sviluppo economico e sociale dell’intero distretto e che ora, con le sue moderne fabbriche, è stata trasferita dalla città nelle zone industriali. Ma dietro questo aspetto Prato offre al turista attrattive storico-artistiche di grande rilievo con un itinerario culturale che dal Medioevo arriva all’arte contemporanea.
Infatti, se ci si accosta con più attenzione a questo antichissimo centro nella Valle del Bisenzio, si scoprirà che raccoglie un vasto numero di tesori artistici e culturali che vale davvero la pena visitare.

Impossibile non farvi tappa, anche solo per poter vedere il Duomo di Prato, un gioiello nel cuore della città, dove fermarsi ad ammirare il delicatissimo volto della Salomè danzante nel ciclo pittorico di affreschi di Filippo Lippi, una delle più alte espressioni del Rinascimento italiano recentemente restaurato e tornato al suo antico splendore, e insieme gli affreschi di Paolo Uccello e Agnolo Gaddi, con un pulpito esterno decorato nientemeno che da Donatello.salomc3a8-filippo-lippi-duomo-prato
Accanto a quest’anima fatta di antichi capolavori, Prato rivela al contempo il suo spirito all’avanguardia con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, che dedica ogni anno mostre temporanee ad artisti di levatura internazionale come Mario Merz, Jan Fabre e Mimmo Paladino.

In questo opuscolo vengono presentate le principali attrazioni della città, utili per organizzare in anticipo una visita a questo gioiellino della toscana.

Scarica l’opuscolo in italiano Prato: Storia, Arte e Territorio

Siena e le sue Contrade


Una città da scoprire in tre modi diversi: possiamo infatti percorrere gli antichi Terzi della città tra i vicoli in pietra serena ed il rosso dei mattoni, oppure osservarla dall’alto della torre del Mangia o dal camminamento di quella che avrebbe dovuto essere la grande facciata del Duomo – rimasta incompiuta. Infine, possiamo esplorare la vita sotterranea della città lungo un complesso acquedotto medievale di oltre 25 km.

terzo di cittàIl Terzo di Città è il cuore laico e religioso di Siena; Via di Città collega il polo politico, Piazza del Campo, a quello religioso rappresentato da Piazza del Duomo. In questo terzo troviamo, tra gli altri, il complesso di Santa Maria della Scala, con vasti spazi culturali e museali, il palazzo Chigi Saracini, e il palazzo delle Papesse – centro di arte contemporanea.

terzo di san martinoIl Terzo di San Martino si è formato lungo la Francigena – che portava i pellegrini a Roma. Il nome del borgo ricorda appunto il Santo protettore dei pellegrini e dei viandanti. Siamo in Piazza del Campo; il cuore di Siena – da sempre punto di ritrovo della popolazione durante manifestazioni ed eventi – come il famoso Palio che si corre ogni anno il 2 luglio ed il 16 agosto. Nella piazza risalta “Fonte Gaia” una grande fontana così chiamata in ricordo della gioia manifestata dai senesi quando videro sgorgare l’acqua in Piazza.

terzo di camolliaNel Terzo di Camollia, spicca la Basilica di Santa Maria di Provenzano costruita nel 1595 per custodire un’immagine in terracotta della Madonna che il 2 luglio 1594 avrebbe fatto dei miracoli. E’ in ricordo di quell’evento che dal 1656 viene corso il Palio del 2 luglio. Scendendo sulla destra si giunge in Fontebranda: la fonte più ricca della città. La lunga scalinata alla sinistra della fonte conduce alla Basilica di San Domenico – dove Santa Caterina, a sei anni, ebbe la sua prima visione.

La Torre del Mangia di Siena


Un miracolo architettonico di leggerezza ed eleganza. In piazza del Campo, sul lato sinistro del Palazzo Pubblico, svetta la Torre del Mangia, la più alta in Toscana, la seconda in Italia. Realizzata in laterizio con coronamento in pietra e cella campanaria, su disegno forse di Lippo Memmi, la torre fu costruita dal 1338 al 1348, dai perugini Muccio e Francesco Di Rinaldo. 400 scalini per raggiungere gli 88 metri della sommità che offre un emozionante panorama su Siena e, a perdita d’occhio, fino alla Maremma. Il curioso nome della torre si deve al suo primo campanaro, Giovanni di Duccio, incaricato dal 1347 di scandire le ore. Di Duccio era un buongustaio e spendeva gran parte dei suoi redditi per i piaceri della tavola – tanto che fu soprannominato il “Mangia-guadagni”. Ironia della storia: mentre i potenti del periodo tramavano piani segreti, il “Mangia” se ne stava tranquillo in qualche osteria della piazza, assaporando i piatti tipici e osservando la grande torre che avrebbe per sempre portato il suo nome.

Orario:
– 16/10 28/02 (invernale): feriali e festivi 10,00 -16,00 (chiusura biglietteria ore 15,15)
– 01/03 – 15/10 (estivo): feriali e festivi 10,00 – 19,00 (chiusura biglietteria ore 18,15)
– Natale: Torre chiusa
– Capodanno: 12.00 – 16.00 (chiusura biglietteria ore 15,15)
– I suddetti orari potranno avere variazioni dal 27.06 al 3.07 e dall’11.08 al 17.08 per attività inerenti ai Palii.

Biglietto : Euro 8,00
Biglietto Comulativo “Museo Civico e Torre del Mangia”: Euro 13,00 (acquistabile solo presso la biglietteria della Torre del Mangia).
Ingresso gratuito: n.1 accompagnatore ogni 15 persone e bambini fino a 6 anni.
I ragazzi fino a 14 anni devono essere accompagnati.

I biglietti per Torre del Mangia non sono prenotabili e si acquistano direttamente in biglietteria

Siena


Sia che la si raggiunga scendendo dalle verdi colline del Chianti, sia che si arrivi da sud, attraverso il paesaggio “lunare” delle Crete, che dal grigio degradano dolcemente verso il marrone, lasciando presagire il giallo bruciato della Maremma, Siena si palesa come un glissando rosso-mattone omogeneo, robusto e compatto, che si arrampica lungo i colli su su verso il cielo. È il mantello di cotto che ricopre uniformemente tutti i tetti della città (tutelato da un’apposita legge comunale) che da lontano dà l’impressione di trovarsi di fronte ad una fortezza fiera e inespugnabile.
La fierezza è infatti il carattere che da sempre contraddistingue la storia di una città ricca, colta e battagliera, e che ritroviamo ancor oggi nei suoi orgogliosi abitanti. Una fierezza che si incontra ad ogni angolo delle tortuose vie del centro, che si snodano lungo valli e pendii intorno alla nobile piazza del Campo, vero cuore pulsante della città.
ITALY-HORSE RACING-PALIO La piazza a forma di “conchiglia”, famosa in tutto il mondo non solo per il celebre Palio che vi si corre due volte l’anno (2 luglio e 16 agosto), si estende lungo un pendio che, ben lungi dal rappresentare un “difetto”, esalta la determinazione e la capacità dei senesi di piegare “l’aspra natura” alla propria volontà e al proprio gusto architettonico. Sulla piazza veglia l’austera Torre del Mangia (1338-1348), alta ben 102 metri, simbolo dell’indipendenza e dell’orgogliosa municipalità senese, e ancor oggi sede del Comune. Ma l’austerità degli edifici è una caratteristica dell’intera città, che brulica letteralmente di antichi palazzi nobiliari, testimonianze di un passato di accese lotte per la supremazia politica e di aspre contese tra i vari casati cittadini: Tolomei, Salimbeni (oggi sede della Monte dei Paschi), Chigi-Saracini, Sansedoni, il Palazzo Arcivescovile e il Palazzo del Capitano, tutti edificati tra il XII e il XV secolo. Sono le indelebili tracce di un “campanilismo” che è componente fondamentale dell’anima senese, e che sta alla base della fiera sopravvivenza dell’identità contradaiola e dello speciale legame col territorio, che ogni senese, nonostante il forte afflusso turistico, sente davvero suo, come avviene in poche altre città italiane.

cattedrale siena Ma Siena è anche la città di Santa Caterina, patrona d’Italia, e la sua devozione si manifesta nelle sue bellissime chiese, a partire dal Duomo dalla pregevole facciata gotica (realizzata da Giovanni Pisano e Giovanni di Cecco), un vero scrigno di tesori, su tutti le tarsie marmoree del Beccafumi, e dall’attiguo Battistero; senza però dimenticare le chiese di S. Domenico, S. Francesco, S. Maria del Carmine e S. Maria degli Angeli, gioielli gotici e rinascimentali che, come le numerose fontane storiche, danno ulteriore lustro ad una delle città italiane più belle e amorevolmente salvaguardate.

Museo Ferrari – Maranello


Il Museo Ferrari di Maranello accoglie ogni anno oltre 200.000 appassionati provenienti da ogni parte del mondo. Strutturato in aree tematiche, è in grado di soddisfare le aspettative sia dell’appassionato di competizioni automobilistiche sia del competente conoscitore di auto d’epoca. Su una superficie di 2500 mq, all’esposizione delle vetture storiche e degli oggetti originali più significativi, si aggiungono i modelli più recenti della produzione Ferrari, mostre temporanee a tema e numerosi altri servizi, tra cui una confortevole caffetteria, un ampio shop con prodotti ufficiali Ferrari ed un ricco bookstore.ferrari rossa

Orari diapertura
– Dal 1° ottobre al 30 aprile: tutti i giorni (festivi compresi) dalle 9:30 alle 18:00. Orario continuato.
– Dal 1° maggio al 30 settembre: tutti i giorni (festivi compresi) dalle 9:30 alle 19:00. Orario continuato.
– Chiusura festiva: 25 dicembre, 1° gennaio.

Tariffe d’ingresso
Biglietto intero adulti: € 13,00
– Biglietto ridotto bambini 6-10 anni, accompagnatori disabili, militari: € 9,00
– Biglietto ridotto studenti, over 65 ed enti convenzionati: € 11,00
– Ingresso gratuito per i bambini fino a 5 anni e disabili
– Speciale prezzo famiglia: € 9 a persona (genitori con figli paganti)
– Noleggio audioguide (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e cinese): € 5,00

Come arrivare
La Galleria Ferrari è in via Dino Ferrari 43 a Maranello, a circa 18 Km da Modena, a pochi passi dagli stabilimenti Ferrari e dalla pista di Fiorano, circuito di prove della Scuderia Ferrari.n auto

Dall’autostrada A1 Milano-Napoli, direzione Bologna, uscita Modena Nord, imboccare la Tangenziale direzione Abetone-Sassuolo.

Seguire indicazioni Maranello-Formigine. Girare a sinistra e percorrere la strada provinciale Giardini per 3km.

Ulteriori informazioni www.ferrari.com

Montecatini Terme – Centro Termale


Situata in una posizione centrale fra le principali città storiche della Toscana, Montecatini Terme è stata fin dal XIV secolo un punto di equilibrio nelle lotte per il dominio della regione. Dopo Lucca e Pisa, anche la lontana Siena cercò di conquistarla nel 1554 per indebolire il potere fiorentino. Nelle alterne vicende della storia, questo baricentro fu però schiacciato dall’orgoglio dei potenti dell’epoca: sentendosi tradito, Cosimo dei Medici ordinò infatti di “sfasciarla dalle fondamenta” e così ottocento soldati si accanirono per giorni contro mura, torri e case. Si salvarono solo centosessanta abitazioni, tre conventi, due palazzi e qualche torre; delle antiche mura restano solo testimonianze pittoriche. Questo avveniva nell’antico borgo fortificato, Montecatini Alto, situato a 290 metri sul livello del mare, mentre la parte più grande della città, Montecatini Terme, si sviluppava a valle, intorno alla sua principale ricchezza: le acque termali. Montecatini centroLe proprietà curative delle acque di Montecatini sono note fino dall’epoca romana e già nel 1417 Ugolino Simoni gettò le basi dell’idrologia medica con il trattato “De Balneorum Italiae proprietatibus”. Dalla metà del 1700 il Granduca Leopoldo di Toscana iniziò gli imponenti lavori di canalizzazione delle acque e di costruzione degli stabilimenti termali che hanno contribuito allo sviluppo della città.

A distanza di secoli, Montecatini continua a suscitare interessi per le molte opportunità che offre: reperti e testimonianze storiche, chiese medievali, antiche torri e percorsi culturali d’arte all’aria aperta come le opere in stile Liberty di Galileo Chini. Una meta ideale anche per rilassarsi: i visitatori sono accolti in un parco di 46 ettari a ridosso dei nove stabilimenti termali che offrono cure idropiniche, fanghi, balneoterapie e inalazioni per il benessere, la prevenzione e la cura di varie patologie.

La Storica Funicolare di Montecatini


Due trenini da film western collegano Montecatini Terme con Montecatini Alto. Dieci minuti per percorrere un chilometro con un dislivello di oltre 200 metri e una pendenza media del 20% che arriva quasi al 40% nel tratto finale. Costruita nel 1898, la funicolare di Montecatini è la più antica d’Europa ed è andata a vapore fino al 1921.funicolare-montecatini
Danneggiata dalla II guerra mondiale, ha ripreso servizio nel 1949. Dal 1977 al 1982 l’impianto è stato messo a norma con ingenti lavori di ristrutturazione che non hanno alterato il fascino degli storici trenini rossi che da sempre si  “salutano” a metà percorso. Ogni trenino può ospitare 40 persone ed è costituito da una sola vettura divisa in tre scompartimenti, con panche di legno e due balconcini esterni – i posti più ambiti –, dai quali si può ammirare un panorama unico.

Stazione a Valle – Viale Diaz – Montecatini Terme (PT)
Stazione a Monte – Via Vittorio Veneto – Montecatini Alto (PT)
telefono

Prezzi: Adulti andata e ritorno 6 Euro; solo andata 4 Euro
Bambini dai 6 ai 10 anni andata e ritorno 4 Euro, solo andata 2 Euro.

Ulteriori informazioni su www.funicolare1898.it

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